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32nd Translation Contest: "Movie night" » English to Italian » Entry #36557


Source text in English

Translation #36557

To say that I was compelled by Parasite from start to finish is an understatement; its filming style with tracking shots are enthralling. Having watched several Korean films during the London Korean Film Festival, I was familiar with the usual genres employed in such films but Parasite seemed to defy them all! Parasite is comedic, in a quirky way, it is also a thriller, straddles class divisions and also depicts a family tale amongst other genres and is therefore likely to appeal to all ages.

Parasite truly deserves to be watched in a cinema to appreciate its nuances and the stylish cinematography. As a summary, to avoid spoilers, Parasite tells the tale of the interaction between the Park family and the Kim’s, an unemployed family, whose contrasting worlds collide with long lasting consequences.

[...]Bong Joon-Ho manages to pique the audience’s interest with brightly lit shots coupled with the effective use of indoor space, and it is surprising to realise, after the film’s 2 hour 12 minute length, that most of the scenes occur within the Park family’s home. The mundane elements of domesticity are displayed with an intriguing perspective showcasing Bong Joon-Ho’s flair. It is a slow burner but you will revel in its beauty and ingenuity as Parasite convinces that it operates solely on one level but it is in fact multi-layered and depicts social realism with empathy and pathos.

The cast are beguiling to watch, every facial movement and action is accentuated, even the mere act of walking up or down stairs can convey hidden meaning, which the camera fragments. Levels of unease are also created by virtue of that effective use of space with unusual camera angles and dramatic weather conditions ratcheting up that sensation. There is a surreal nature to Parasite, which its score emphasises, and furthermore the film adopts elements of the absurd devised in such an ingenious way which is truly cinematic magic. Parasite’s apparent eeriness will certainly keep you riveted and would not feel alien to the Twilight Zone school of filmmaking.

The actors are very impressive and add breadth to their roles creating relatability whilst seeming effortlessly cool. When Ki-Woo and Ki-Jeong Kim were working within the Park family home as private tutors they certainly epitomised this level of nonchalant, understated authority creating an aura of mysticism with the unspoken, almost mythical, tutoring techniques employed. Quite simply, the actors Park So-Dam and Choi Woo-Sik, as Ki-Woo and Ki-Jeong, are compelling to watch in the different directions that Parasite follows and they carry these performances seamlessly thereby inviting the audience to be on their side.

[...]Parasite is a remarkable piece of extremely skilful filmmaking, it is simply a must see film, and so I am looking forward to re-watching the film on its UK general release date.
Dire che Parasite mi ha catturato dall'inizio alla fine è un eufemismo; lo stile cinematografico a piani sequenza è a dir poco avvincente. Avendo visto diversi film coreani in occasione del London Korean Film Festival, conoscevo già i generi che caratterizzano questi film, ma Parasite mi è sembrato davvero un'opera in grado di rompere gli schemi! Parasite è al tempo stesso una commedia molto eccentrica, ma è anche un thriller. È un'opera che prende di mira le divisioni di classe, ma è anche un ritratto di famiglia, e quindi risulta interessante per tutte le fasce di età.

Parasite merita davvero di essere visto al cinema per poterne apprezzare le sfumature e l'elegante fotografia. Per evitare spoiler, mi limito a dire che Parasite racconta l'interazione tra la famiglia Park e i Kim, una famiglia di disoccupati, i cui universi molto distanti si scontrano con conseguenze a lungo termine.

[...]Bong Joon-Ho riesce a catturare l'interesse del pubblico con una fotografia luminosa e un uso efficace degli ambienti; dopo le 2 ore e 12 minuti di durata del film, è sorprendente constatare come la quasi totalità delle scene si svolga all'interno della casa della famiglia Park. La routine della vita domestica viene mostrata con una prospettiva intrigante, che mette in valore il talento di Bong Joon-Ho. Il ritmo del film è piuttosto lento, ma in questo modo se ne apprezzano meglio bellezza e acume. A prima vista, Parasite sembra operare su un unico livello, ma in realtà è un'opera complessa, che mette in scena la vita vera con empatia e realismo.

Gli attori sono davvero ipnotizzanti. Le loro espressioni e le loro azioni risultano accentuate, al punto che persino il semplice atto di salire o scendere le scale sembra trasmettere un significato recondito, che la macchina da presa indaga. Il senso di inquietudine è generato anche grazie a un uso efficace dello spazio, con riprese da angolazioni insolite e situazioni atmosferiche drammatiche, che non fanno che aumentare il disagio dello spettatore. Parasite ha una natura surreale, che la colonna sonora ben enfatizza. Inoltre, il film adotta elementi dell'assurdo, disseminandoli nel tessuto del film con grande destrezza cinematografica. L'inquietudine tangibile di Parasite tiene il pubblico con il fiato sospeso e ricorda la scuola cinematografica di Twilight Zone.

Gli attori sono davvero bravissimi e aggiungono respiro ai ruoli, riuscendo a suscitare empatia in modo molto naturale. Quando Ki-Woo e Ki-Jeong Kim lavorano nella casa della famiglia Park come insegnanti privati, riescono in modo autorevole e discreto a dare forma ai rispettivi personaggi, al punto da creare un'aura di misticismo nelle tecniche di insegnamento quasi surreali adottate, anche senza fare ricorso alle parole. È avvincente vedere gli attori Park So-Dam e Choi Woo-Sik nei panni di Ki-Woo e Ki-Jeong, alle prese con le varie vicissitudini che il film racconta. Le performance attoriali sono talmente autentiche da catturare il pubblico e conquistarne il favore.

[...]Parasite è un'opera straordinaria, di grande virtuosismo cinematografico. È un film assolutamente da non perdere. Personalmente, non vedo l'ora di poterlo rivedere all'uscita nelle sale del Regno Unito.


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