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English to Italian: Internal Combustion Engines Fundamentals General field: Tech/Engineering Detailed field: Automotive / Cars & Trucks
Source text - English 1.4 ENGINE COMPONENTS
Labeled cutaway drawings of a four-stroke SI engine and a two-stroke CI engine are shown in Figs. 1-4 and 1-5, respectively. The spark-ignition engine is a four-cylinder in-line automobile engine. The diesel is a large V eight-cylinder design with a uniflow scavenging process. The function of the major components of these engines and their construction materials will now be reviewed.
The engine cylinders are contained in the engine block. The block has traditionally been made of gray cast iron because of its good wear resistance and low cost. Passages for the cooling water are cast into the block. Heavy-duty and truck engines often use removable cylinder sleeves pressed into the block that can be replaced when worn. These are called wet liners or dry liners depending on whether the sleeve is in direct contact with the cooling water. Aluminum is being used increasingly in smaller SI engine blocks to reduce engine weight. Iron cylinder liners may be inserted at the casting stage, or later on in the machining and assembly process. The crankcase is often integral with the cylinder block.
The crankshaft has traditionally been a steel forging; nodular cast iron crankshafts are also accepted normal practice in automotive engines. The crankshaft is supported in main bearings. The maximum number of main bearings is one more than the number of cylinders; there may be less. The crank has eccentric portions (crank throws); the connecting rod big-end bearings attach to the crank pin on each throw. Both main and connecting rod bearings use steelbacked precision inserts with bronze, babbit, or aluminum as the bearing materials. The crankcase is sealed at the bottom with a pressed-steel or cast aluminum oil pan which acts as an oil reservoir for the lubricating system.
Pistons are made of aluminum in small engines or cast iron in larger slower-speed engines. The piston both seals the cylinder and transmits the combustion-generated gas pressure to the crank pin via the connecting rod. The connecting rod, usually a steel or alloy forging (though sometimes aluminum in small engines), is fastened to the piston by means of a steel piston pin through the rod upper end. The piston pin is usually hollow to reduce its weight.
Translation - Italian 1.4 LE COMPONENTI DEL MOTORE
Le figure 1-4 e 1-5 mostrano, rispettivamente, disegni in sezione di un motore SI a quattro tempi e di un motore CI a due tempi. Il primo è un motore automobilistico a quattro cilindri in linea; il diesel è un grande otto cilindri a V con processo di lavaggio unidirezionale. Descriveremo ora la funzione delle principali componenti di questi due motori e i materiali utilizzati per la loro costruzione.
I cilindri sono situati nel blocco motore; questo è per tradizione fatto di ghisa grigia, per la sua buona resistenza ad usura e per il suo basso costo. I passaggi per l’acqua di raffreddamento sono posti all’interno del blocco. I motori dei camion e dei mezzi pesanti utilizzano spesso canne cilindro removibili pressate nel monoblocco, al fine di poter essere sostituite quando logore. Sono chiamate canne in umido o canne a secco a seconda se la canna è a contatto diretto con l’acqua di raffreddamento oppure no. Per ridurre il peso del motore è in notevole aumento l’uso dell’alluminio nei monoblocchi più piccoli dei motori SI. Le canne cilindro, in acciaio, possono essere inserite in fase di fusione del monoblocco, o in seguito durante il processo di lavorazione e assemblaggio. Il carter è spesso integrato nel monoblocco.
L’albero motore è normalmente in acciaio fucinato, ma si trovano anche alberi motore di ghisa duttile per impieghi autoveicolistici. L’albero motore è supportato da numerosi cuscinetti: il numero massimo di cuscinetti principali è calcolato in uno in più rispetto al numero di cilindri, ma ne possono venire usati in minore quantità. L’albero motore ha delle propaggini eccentriche (manovelle); il cuscinetto della testa di biella si collega al perno di ogni manovella. Sia i cuscinetti principali che quelli della biella utilizzano inserti di precisione in acciaio, con bronzo, metallo babbitt o alluminio come materiale antifrizione nell’accoppiamento col perno. L’albero motore è sigillato nella parte inferiore con una coppa dell’olio di acciaio pressato o alluminio fuso, che agisce come riserva di olio per il sistema di lubrificazione.
I pistoni sono fatti di alluminio nei motori di piccole dimensioni, oppure di ghisa in quelli di dimensioni maggiori ma velocità più basse. Il pistone ha la duplice funzione di sigillare la camera di combustione e di trasmettere la pressione del gas generata dalla combustione al perno di manovella attraverso la biella. Questa, solitamente di acciaio o lega forgiati (o in alluminio nei motori di piccole dimensioni), è unita al pistone per mezzo di uno spinotto di acciaio attraverso il piede di biella. Per ridurne il peso, lo spinotto è cavo.
Portuguese to Italian: Figli delle Alpi General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Portuguese À medida que se progride, o lago vai ficando mais amplo, até que, já com Stresa à vista, entramos na zona de maior largura.
Diga-se, desde já, que Stresa merece uma demora.
A antiga Strixia já era referenciada em documentos anteriores ao ano 1000, mas foi quando entrou para a posse da família Borromeo que saltou do anonimato para a fama.
A cidade engrandeceu, embelezou-se e beneficiou do facto de possuir uma invejável paisagem em redor: atrás, a altura do monte Mottarone, ainda com farrapos de neve em pleno Verão, ao qual se pode ascender de funicular; à frente, as idílicas ilhas Borromeo, que são um verdadeiro delírio para os sentidos.
Para se sentir a cidade na sua essência, há que percorrer as suas ruas e descobrir as elegantes “villas” e casas que aparecem em cada esquina, os jardins que convidam ao descanso e à reflexão e, como “must” obrigatório, percorrer demoradamente a marginal, não se sabendo se admirar mais os belos hotéis “art nouveau” que adornam de um lado, ou se olhar para a tranquilidade das águas onde as ilhas Borromeo “flutuam”, do outro...
Não foi por acaso, certamente, que Ernest Hemingway aqui se refugiou para escrever alguns capítulos do “Adeus às Armas”!
Desconfio, contudo, que o escritor, tal como o herói do livro, veio foi pescar trutas!
Ilhas de encantos mil
É de Stresa, ainda, que partem os barcos que atravessam a baía Borromeo e que possibilitam a visita às ilhas.
Como se vê, este nome é constante e é natural que assim seja, uma vez que a família Borromeo teve – e ainda tem – a possessão destas ilhas.
Foi numa delas, precisamente, que a família mandou erguer um sumptuoso palácio e uns jardins não menos luxuriantes.
Estamos a falar de Isola Bella, que merece indiscutivelmente este apodo e que faz dela a jóia mais preciosa do lago Maggiore.
O palácio recebe diariamente visitantes que se mostram incrédulos perante a grandiosidade e a majestade da decoração das diversas dependências e que faz qualquer um ficar verde de inveja só de pensar que, um dia, alguém viveu realmente ali!
Esse sentimento ainda alastra mais quando se abre uma janela de uma qualquer divisão e se depara com a panorâmica da água em redor e das cidadezinhas que, um pouco mais ao longe, decoram as margens do lago...
Helmut, um alemão simpático, exclamava repetidamente: “Wunderbar! Fantastic!”. Tem razão o germânico, e ainda não tinha visto tudo: faltavam os jardins que, por si só, mereciam um capítulo à parte: construídos simultaneamente com o palácio, foram inaugurados em 1671, e reflectem o típico estilo barroco que começou a despontar na altura.
Translation - Italian Man mano che si prosegue, il lago diventa più ampio, fino a quando, già con Stresa in vista, non entriamo nella zona di massima ampiezza.
Diciamo, fin da subito, che a Stresa vale la pena trattenersi un po’.
L’antica Strixia viene già nominata in documenti anteriori all’anno Mille, ma fu quando entrò in possesso della famiglia Borromeo che passò dall’anonimato alla fama.
La città si ingrandì, si abbellì e beneficiò del fatto di essere circondata da un paesaggio invidiabile: dietro, il profilo del monte Mottarone, spolverato di neve anche in piena estate, sul quale si può salire in funicolare; di fronte, le idilliche isole Borromee, un vero delirio per i sensi.
Per sentire l’essenza della città, si devono esplorare le sue vie e scoprire le eleganti ville e case che appaiono in ogni angolo, i giardini che invitano al riposo e alla riflessione e un “must” è percorrere lentamente il litorale, senza sapere se ammirare di più i begli hotel “art nouveau” che la adornano su un lato, o se guardare la tranquillità delle acque su cui “fluttuano” le isole Borromee, dall’altro lato …
Non fu certo per caso che Ernest Hemingway venne a rifugiarsi qui per scrivere alcuni capitoli di ’”Addio alle Armi”!
Sospetto, però, che lo scrittore, così come l’eroe del libro, venne piuttosto a pescare le trote!
Isole dai mille incanti
Sempre da Stresa partono i battelli che attraversano il Golfo Borromeo e che rendono possibile la visita alle isole.
Come si può vedere, questo nome è ricorrente ed è naturale che sia così, dato che la famiglia Borromeo fu – e ancora è – proprietaria di queste isole.
Fu in una di queste, precisamente, che la famiglia fece erigere un sontuoso palazzo e dei giardini non meno lussuriosi.
Stiamo parlando dell’Isola Bella, che merita senza dubbio questo nome essendo il gioiello più prezioso del Lago Maggiore.
Il palazzo riceve quotidianamente i visitatori che si mostrano increduli di fronte alla grandiosità e maestosità delle decorazioni delle sue diverse dependance e fa diventare alcuni di essi verdi d’invidia al solo pensiero che un tempo qualcuno abbia davvero vissuto qui.
Questo sentimento aumenta ancor più quando si apre la finestra di una qualche stanza e ci si trova circondati da una distesa d’acqua e dalle piccole città che, un po’ più lontano, decorano le rive del lago…
Helmut, un simpatico tedesco, esclamava ripetutamente: “Wunderbar! Fantastic!” e aveva ragione, pur senza aver visto tutto. Gli mancavano i giardini che, da soli, meriterebbero un capitolo a parte: costruiti contemporaneamente al palazzo, furono inaugurati nel 1671, e riflettono il tipico stile barocco che cominciò a diffondersi in quegli anni.
I graduated in Translation at the University of Turin and Italian is my mother-tongue.
I work with the following language pairs: English -> ItalianPortuguese -> Italian
I studied for one academic year at the Royal Holloway University of London, specializing in Translation from English into Italian.
My early studies and job in Accounting and a recent course in Import-Export Economics are the basis of my area of expertise. I also worked as an Italian-English interpreter in the Culinary field. I am now specializing in the Mechanical and Automotive technical fields.
Computing is my passion. I am expert at several software and can easily learn new ones. I can use Trados Studio 2011 and I am committed to always research the most suitable equivalent for each technical term, both with technical dictionaries and Internet resources.
At present I am working as Export Manager for an electronic firm in Italy which manufactures servo drives for industrial machines motion control , translating many technical papers and their website from Italian into English.
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